Il Riesling della Valle del Riesling
I terreni sono calcarei-argillosi, ora scuri, come a Garlassola e Mondondone, ora chiari, come a Montepezzata e Corvino San Quirico, ora biancastri, come a Oliva Gessi dove, appena pochi centimetri sottoterra, ci sono i gessi.
Sono terre che hanno avuto origine nel Miocene, vale a dire quindici milioni di anni orsono, su cui la vite cresce e si sviluppa sana e rigogliosa.
E la vite qui è il Riesling.
Siamo nella Valle che prende il nome da questo vitigno, caratterizzata da sinuose, morbide colline, aldilà dal fiume, sulle quali si adagiano piccoli, suggestivi borghi: Oliva Gessi, Corvino San Quirico, Torricella Verzate, Mornico Losana, Calvignano, Montalto.
Il Riesling allevato è sia Italico che Renano ma quello Renano, la fa da padrone.
È arrivato in queste terre d’Oltrepo Pavese attraverso una di quelle migrazioni che appartengono solo alla storia del vino.
I Romani per primi, nel III° secolo, andarono a piantare barbatelle di Riesling lungo le rive della Mosella, il fiume che accarezza Treviri e si getta nel Reno a Coblenza.
Treviri poi diverrà famosa nell’’800 per aver dato i natali a Karl Heinrich Marx ma la fama più grande, per quella magica terra germanica, è aver trasformato un vino in un mito, che è ancor oggi il simbolo del vino tedesco nel mondo: il Riesling Renano.
Un’antica pergamena ne certifica ufficialmente la nascita, nel 1577.
In Oltrepo Pavese, il Riesling Renano arriva nell’Ottocento e, a poco a poco, si espande sino ad arrivare ai giorni nostri a coprire circa 1800 ettari con una produzione di uva che si aggira sui 200.000 quintali e un totale di 100.000 ettolitri di vino.
Nella nostra Valle del Riesling si produce un vino che aggiunge agli aromi tipici di una coltura fredda quelli di una coltura calda, presentandosi fortemente agrumoso, con grande mineralità, struttura e capacità di resistenza nel tempo.
Oggi la lungimiranza di una ventina di produttori che puntano su questo vitigno ha fatto nascere l’Associazione Valle del Riesling.
C’era da aspettarsi che si gemellassero coi produttori della Mosella chiudendo così un cerchio che avevano cominciato a tracciare i Romani.
Ci diamo appuntamento con un gruppo di sommelier, alla Certosa Cantù di Casteggio per assaggiare una selezione di 8 Riesling dell’Oltrepo Pavese: 4 provenienti dalla Valle del Riesling e 4 da località al di fuori di questa. Le cantine che hanno messo a disposizione i vini sono:
Le Fracce, Cà di Frara, Monsupello e Finigeto, per la Valle del Riesling e Cabanon, Bisi, Pietro torti, Bruno Verdi, per il resto dell’Oltrepo Pavese.
Ed ecco le selezioni:
Landò, Le Fracce, 2014, 13%. Da terreni di natura calcarea e calcareo-argillosa esposti a ovest, situati a una altitudine compresa tra i 250 e i 350 mt. s.l.m., in Mairano di Casteggio e San Biagio di Casteggio
Vigna Costa, Bruno Verdi, 2014, 13%. Uve della Vigna Costa nel Comune di Castana, altezza da 160 a 200 mt.s.l.m.
Moglialunga, Pietro Torti, 2015, 13%. Zona di produzione: Località Castelrotto, Montecalvo Versiggia, a 310 mt. s.l.m. Terreno limoso e argilloso
Lo Spavaldo, Finigeto, 2015, 13%. Terreni in zona Cella di Montalto Pavese, esposti a Sud Ovest, calcarei-argillosi
La Grà, Bisi, 2015, 12,5%. Terreni in prevalenza calcarei, a San Damiano al Colle
Riesling Superiore, Cà di Frara, 2015, 12,5%. Terreni calcareo-argillosi in Oliva Gessi, altitudine 120-180 mt. s.l.m.
Riesling OP, Cabanon, 2015, 13%. Terreni argilloso-calcarei a Godiasco, ad una altitudine di 300 mt. s.l.m.
Riesling Provincia di Pavia, Monsupello, 2015, 13%. Giacitura dei vigneti in Prima fascia collinare nei Comuni di Oliva Gessi e Torricella Verzate, con esposizione Sud-Est e Sud-Ovest. Terreno argilloso-calcareo
Tutti vini diversi tra loro ma accomunati da una grande finezza e qualità.
Palazzo Certosa Cantù
Via Circonvallazione Luigi Cantù, 62 Casteggio (PV)